Molti desiderano una dentatura bianca e luminosa ma, guardandosi allo specchio, in pochi possono vantarne una. Leggi qui tutte le informazioni necessarie prima di procedere con uno sbiancamento dentale.
Fattori che influenzano il colore dei denti
Un bel sorriso balza subito all’occhio. Ma è bene essere consapevoli che il colore dei denti è un fattore genetico e alcuni hanno il vantaggio di possedere denti bianchi di natura. Inoltre, altri fattori incidono sul colore naturale: fumo, bevande o alimenti che macchiano i denti (tè e caffè in primis), alcuni antibiotici e l’invecchiamento. Lo sbiancamento dentale è una buona soluzione. Bisogna prestare però molta attenzione. Gran parte dei metodi “fai da te” possono essere non solo inutili, ma anche dannosi per la salute dello smalto dei denti.
Soluzioni acquistabili in farmacia
Per quanto riguarda invece le soluzioni disponibili in farmacia, sono sicuramente più controllate, ma non sempre sono efficaci. Come mai? Innanzitutto, per funzionare correttamente devono essere applicate su denti perfettamente puliti e asciutti, condizione ottenibile solo presso uno studio dentistico. Secondariamente, i principi attivi presenti in questo genere di articoli sono più blandi rispetto ai prodotti professionali. Infine, se una persona ha qualche carie, otturazioni di lunga data o problemi gengivali, rischia di incorrere in effetti collaterali, che invece sarebbero tenuti sotto controllo con la supervisione di un dentista.
Lo sbiancamento dentale professionale
Per avere un risultato ottimale e al contempo sicuro, la soluzione migliore è affidarsi a un programma di sbiancamento dentale professionale. La tecnica più diffusa è quella che utilizza il perossido di idrogeno.
Come si svolge? È necessario prima effettuare una seduta di igiene con controllo della salute del cavo orale: solo così il dentista potrà verificare che non ci siano controindicazioni (carie, eccessiva sensibilità dentale, gengiviti). Durante la seduta di sbiancamento, il dentista provvederà a proteggere le gengive ed applicherà sui denti del paziente un gel contenente perossido di idrogeno che agirà per 15 minuti. Il gel verrà poi aspirato e riapplicato per altri 2 cicli da 15 minuti. Alla fine, il dentista eliminerà ogni residuo del gel.
FAQ sullo sbiancamento
1) C’è il rischio di rovinare lo smalto?
Nella concentrazione giusta, il gel sarà in grado di esercitare la sua azione senza intaccare lo smalto. Questo trattamento, se effettuato da uno studio medico con esperienza e con medici specializzati, materiali e strumentazione adeguata, è altamente sicuro e senza il rischio di rovinare i denti.
2) Quante sedute sono necessarie?
Una o al massimo due sedute sono sufficienti per ottenere uno sbiancamento efficace. Una seduta di sbiancamento dentale ha una durata media di 1 ora e 15 minuti.
3) Quanto dura lo sbiancamento dentale?
L’effetto ottenuto può durare anche 2 o 3 anni, qualora il paziente si attenga a un’igiene scrupolosa, si sottoponga a una pulizia dentale regolare ed eviti il più possibile sostanze in grado di macchiare i denti. Chi non riesce ad attuare queste buone norme può godere degli effetti per circa 1 anno.
4) Che risultato posso aspettarmi?
Il livello di sbiancamento dipende dalla concentrazione di principio attivo utilizzata e dal tempo di posa sulla superficie dentale. Normalmente il dentista è in grado di ottenere uno sbiancamento di molti gradi di tonalità, anche in funzione della reazione dei denti del paziente.
5) E i denti devitalizzati?
È possibile sbiancare i denti devitalizzati con una tecnica di sbiancamento interno del dente. È bene sapere che lo sbiancamento è efficace solo su denti naturali, quindi sono escluse otturazioni, corone e capsule.
6) Lo sbiancamento è doloroso?
No. Alcuni pazienti avvertono una sensibilità momentanea, che solitamente rientra nel giro di un paio di giorni. In tal caso, è bene evitare cibi e bevande freddi e caldi.
7) Ci sono delle norme da seguire dopo lo sbiancamento?
Sì, il paziente dovrà evitare di fumare e non assumere cibi e bevande pigmentati per almeno 48 ore dall’intervento. Tutte le norme da rispettare saranno comunicate dal dentista dopo lo sbiancamento.
8) Quali sono gli alimenti da evitare dopo lo sbiancamento dentale?
Bisogna fare attenzione a: caffè, tè, vino rosso, coca cola, succhi di frutta colorati, cioccolato, liquirizia, alimenti con coloranti (ghiaccioli, caramelle), salsa di soia, curry, aceto balsamico, pomodoro e salse a base di pomodoro, alcuni tipi di frutta e verdura come barbabietole, ciliegie e frutti di bosco.
La soluzione migliore per uno sbiancamento dentale efficace è sempre affidarsi a uno studio dentistico. Solo uno specialista sarà in grado di garantire il miglior risultato possibile, utilizzando tutte le precauzioni per evitare effetti indesiderati come irritazioni o sensibilità. Se durante la visita preliminare dovessero emergere delle controindicazioni, il dentista potrà consigliarti dei metodi alternativi allo sbiancamento, che permettono comunque di ottenere un risultato estetico ottimale.
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