Il ridotto flusso salivare, associato ad un controllo poco curato della placca batterica, può essere una delle maggiori cause di sviluppo di carie radicolari nella popolazione adulta.
E’ questo il risultato di uno studio, condotto da alcuni ricercatori irlandesi, che ha preso in esame 334 adulti di età media vicina ai settant’anni per determinare i fattori di rischio maggiormente associati allo sviluppo di carie della radice dentale.Lo studio ha dimostrato che la frequenza di carie era molto frequente e tra i fattori di rischio si rilevava la precedente esperienza di carie e l’esposizione delle superfici radicolari.
Ma il dato che maggiormente aveva determinato la prevalenza di carie era la xerostomia, ovvero il ridotto flusso salivare che, spesso negli adulti, è determinato dall’assunzione di farmaci.
Per gli over 60 la localizzazione delle lesioni cariose rimane spesso difficile da individuare e la rapidità dell’evoluzione può portare allo sviluppo di una lesione che coinvolge la polpa dentale e, nei casi più critici, anche determinare la frattura dell’elemento dentale.
La buona notizia però è che nei paesi occidentali, soprattutto nella popolazione giovane, l’incidenza delle carie sembra in diminuzione anche se per le difficoltà economiche che le società stanno attraversando la ridotto prevenzione potrà portare ad una modifica dei dati attuali.