Assumere integratori di fluoro in gravidanza aiuta a prevenire la carie del nascituro?
Tutti i tessuti del nostro corpo contengono fluoro, elemento chimico presente in piccoli quantitativi soprattutto nelle ossa e nei denti. Grazie all’acqua e agli alimenti assumiamo questo micronutriente. Da tempo è noto che il fluoro ha la capacità di prevenire la carie dentale.
Favorire l’assunzione di fluoro per ridurre l’incidenza della carie
Nel corso degli ultimi anni infatti se ne è favorita l’assunzione da parte della popolazione con riduzione dell’incidenza della carie. Questo grazie non solo a integratori, dentifrici, collutori, ma anche talvolta aggiungendo fluoro all’acqua degli acquedotti pubblici o al sale da cucina.
Come assumere fluoro: le raccomandazioni sin dall’infanzia
Il fluoro svolge al meglio la sua azione protettrice se applicato sulla superficie del dente localmente. Lo si assume quindi più efficacemente attraverso dentifrici, collutori e altri prodotti locali utilizzati dai dentisti.
In Italia è raccomandato dal Ministero della Salute l’utilizzo di dentifrici al fluoro sin dall’infanzia da quando spuntano i denti, e alla donna in gravidanza per proteggere la sua salute orale. Non viene invece raccomandata l’assunzione di integratori di fluoro con lo scopo di prevenire la carie del nascituro. Infatti recenti studi hanno evidenziato che i bambini nati da donne che hanno assunto integratori di fluoro in gravidanza hanno la stessa probabilità di sviluppare carie di quelli le cui madri non hanno assunto fluoro.
Come il fluoro protegge i denti dalla carie?
L’Idrossiapatite è la componente principale dello smalto dei denti, cioè del loro rivestimento esterno. I batteri che provocano la carie aderiscono allo smalto e si nutrono di zuccheri, che vengono trasformati in acidi. Lo smalto viene decomposto dagli acidi che sciolgono l’idrossiapatite. In questo modo si formano le carie. Il fluoro, a contatto con lo smalto dei denti, reagisce con l’idrossiapatite: Una coppia formata da un atomo di ossigeno e uno di idrogeno, nella molecola, viene sostituita da un atomo di fluoro. L’idrossiapatite diventa così fluorapatite, un composto che non è solubile agli acidi e quindi non è attaccabile dai batteri.
Troppo fluoro fa male ai denti?
Nonostante l’azione positiva svolta dal fluoro, nel proteggere dall’attacco dei batteri, può esserne tuttavia nociva per i denti l’assunzione prolungata nel tempo. Evenienza decisamente rara, l’intossicazione cronica da fluoro, detta fluorosi, può manifestarsi nelle forme lievi con la comparsa di piccole aree opache sulla superficie dello smalto dentale. In quelle più gravi invece le chiazze opache si estendono a buona parte della superficie del dente. Il danno è comunque solo estetico. In forme estreme, che possono colpire i lavoratori esposti al fluoro per motivi professionali, le chiazze sulla superficie dello smalto assumono un colorito marrone e i denti stessi diventano fragili, si spezzano facilmente. In questi casi, l’eccesso di fluoro indebolisce anche le ossa, che diventano più rigide e meno elastiche, aumentando il rischio di fratture.
Troppo fluoro in gravidanza può interferire con lo sviluppo del cervello del nascituro?
Negli ultimi anni la questione è stata molto dibattuta. In Canada, dove il fluoro è aggiunto all’acqua potabile negli acquedotti delle grandi città, e in Messico, sono stati condotti degli studi che hanno evidenziato come una maggiore assunzione di fluoro nel secondo e terzo trimestre di gravidanza sia correlata a un quoziente di intelligenza e indici di sviluppo cognitivo più bassi nei primi 2-4 anni di vita dei figli maschi. L’effetto non sembra riguardare le femmine. È quanto è stato evidenziato nello studio del 2019 su Jama Pediatr dal titolo Association between maternal fluoride exposure during pregnancy and IQ scores in offspring in Canada; e nello studio del 2021 su Neurotoxicology dal titolo Dietary fluoride intake during pregnancy and neurodevelopment in toddlers: a prospective.
Dunque è consigliabile in gravidanza non assumere integratori di fluoro, ma utilizzare dentifrici al fluoro per proteggere la salute orale della futura mamma. Dopo la nascita del bimbo e l’eruzione dei primi dentini sarà opportuno adottare anche per lui un dentifricio a contenuto di fluoro specifico per la loro fascia d’età.
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