Il digrignamento dentale o bruxismo nei bambini piccoli, è un fenomeno preoccupante per i genitori: spesso i professionisti rispondono loro che non occorre agire a livello odontoiatrico data l’età dei piccoli pazienti, ma questa rassicurazione può risultare insufficiente.
Molti genitori sono turbati dall’intensità delle manifestazioni notturne: il digrignamento dentale infatti può durare a lungo ed essere udito a distanza. Inoltre in alcuni bambini è possibile notare gli effetti del bruxismo sui denti da latte, i quali appaiono parzialmente consumati.
Alcuni genitori arrivano a svegliare il bambino che digrigna al fine di farlo smettere (almeno momentaneamente), disturbandone il sonno e contribuendo a creare uno stato di agitazione.
Ai tanti genitori preoccupati, possiamo confermare che nei bambini con denti decidui (da latte) e negli adolescenti con denti in permuta, il bruxismo è un’evenienza frequente, sia per motivi psicologici (stati di stress emotivo e ansietà più o meno passeggeri), sia per instabilità occlusale.
I questi casi, non si interviene con bite fino alla completa permuta dentaria e al raggiungimento della stabilità occlusale: a questo stadio, nella maggior parte dei casi, il fenomeno di digrignamento tende comunque a scomparire naturalmente.