Oltre alla funzionalità migliora anche l’estetica
Con l’Implantologia moderna i risultati soddisfano medico e paziente. Parlare di “moderna implantologia” significa che l’evoluzione che ha caratterizzato questa branca dell’odontoiatria è così importante che si vuol tenere [Clicca il titolo per proseguire] separato il passato, anche recente, da quanto di scientificamente valido caratterizza i giorni nostri. Oggi le metodiche chirurgiche e le tecnologie in nostro possesso permettono di ottenere non solo risultati funzionali, presenti anche anni fa, ma anche risultati estetici, sicuramente insperati e non programmabili e prevedibili sino al passato più recente.
Implantologia moderna: più “precisa” per risultati estetici ottimali
Attualmente la tecnica che si utilizza in implantologia è la “protesicamente guidata”: è necessario infatti posizionare gli impianti nell’esatta corrispondenza di dove dovrà esserci la protesi, e se non vi è l’osso, come spesso succede, è indispensabile ricostruirlo per poter ottenere il risultato estetico auspicato. Mentre nel passato si posizionavano gli impianti dove c’era l’osso con risultati estetici insoddisfacenti, in questo modo oggi grazie alle tecniche rigenerative e ricostruttive il posizionamento degli impianti può avvenire nel sito corretto.
Impianto a Carico Immediato o tecniche tradizionali: quantità di osso ideale
Dando per scontato che in molte condizioni si possono ormai ottenere risultati stabili e attendibili nel tempo, la domanda che frequentemente i pazienti si fanno è quanto tempo sia richiesto per il completamento del trattamento. La risposta è decisamente articolata in quanto l’intervallo è compreso tra un minimo di poche ore fino a molti mesi, a seconda della quantità e qualità ossea presente. In presenza di condizioni ossee ideali possiamo infatti utilizzare ad esempio la metodica del Carico Immediato.
Il Carico Immediato: con condizioni ossee ottimali
Con questa tecnica di implantologia moderna si può posizionare a fine intervento la protesi provvisoria o definitiva cementata o più frequentemente avvitata, fissa, in grado di dare un ottimo comfort ai nostri pazienti, soprattutto quelli in cui sia stata necessaria l’estrazione degli elementi naturali a inizio intervento nella stessa seduta. Anche se non è una tecnica utilizzabile routinariamente – questo va precisato per evitare le false aspettative dei pazienti – vero è che ha stravolto con successo le tradizionali metodiche implantologiche utilizzate ancora adesso, modificandole e migliorandole, accelerandole.
La situazione opposta: la totale assenza di osso
Quando ci si trova invece di fronte alla situazione opposta, cioè la completa assenza di osso a disposizione nella zona ove è necessario il posizionamento degli impianti, sarà invece necessario ricostruire l’osso con le diverse metodiche chirurgiche a nostra disposizione. Sono queste frequentemente le situazioni che capitano alla nostra osservazione quando si interviene nelle zone posteriori dei mascellari superiori posteriori, dove indipendentemente dall’età dei nostri pazienti è raro trovare la quantità e qualità ossea minima indispensabile per effettuare l’intervento implantologico ed è quindi necessario l’intervento ricostruttivo. Nei casi più semplici potrà anche essere contestuale all’intervento implantologico, ma nei casi più complessi dovrà invece precederlo, anche di molti mesi, in modo da permettere la stabilizzazione dell’innesto posizionato.
Laddove l’implantologia a carico immediato non sia utilizzabile ci vengono infine in aiuto le tecniche tradizionali, che per la guarigione ossea prevedono dopo il posizionamento degli impianti un’attesa tra i 2-3 mesi e i 5-6 mesi in funzione del sito interessato, mandibolare o mascellare.
La ridotta invasività dell’implantologia transmucosa (o Flapless)
La tecnica Flapless o implantologia transumucosa è un metodo che richiede una ridotta quantità di anestetico per inserire gli impianti nel foro praticato nell’osso senza dovere incidere e scollare la gengiva come normalmente indispensabile fare. I vantaggi di questa tecnica sono: minore anestesia, nessun taglio con il bisturi, minor sanguinamento e nessun dolore postoperatorio, oltre all’assenza di punti di sutura e di gonfiore (edema post-chirurgico). Questo si traduce in minor tempo chirurgico per l’inserimento dell’impianto ma soprattutto in una più veloce guarigione per il paziente. Va precisato che l’implantologia transmucosa non è eseguibile in caso di ridotto volume osseo in cui sono necessarie le tecniche rigenerative o ricostruttive. Questa soluzione, adatta a tutti i pazienti, è particolarmente indicata per la ridotta invasività ai pazienti anziani.
(Dr. M. Finotti)