L’Ipnosi (dal greco “hipnos” = sonno) è divenuta, grazie a moltissimi studi dall’800 ad oggi, un valido strumento per l’odontoiatra che ogni giorno si trova a dover far fronte alla paura e all’ansia dei propri pazienti.
Inizialmente veniva applicata in odontoiatria per ottenere analgesia ma attualmente è utilissima soprattutto per instaurare un ottimo rapporto terapeutico mettendo a proprio agio il paziente, ottenendo così la fondamentale compliance, ovvero la collaborazione; è questa infatti la motivazione principale per cui viene utilizzata nei pazienti fobici che sono terrorizzati o comunque spaventati nel sedersi in poltrona dal dentista.
Lo stato ipnotico (TRANCE) è costituito da una serie di fenomeni, definiti soggettivi ed oggettivi.
La fenomenologia soggettiva dell’ipnosi è costituita da: modificazioni dell’attenzione, modificazioni della memoria, alterazioni della percezione e distorsione temporale.
La fenomenologia oggettiva invece può essere rilevata su vari apparati: apparato muscolare, apparato cardiovascolare, apparato respiratorio, apparato gastrointestinale, sistema nervoso.
L’impiego dell’ ipnosi in odontoiatria è fondamentale anche per:
• Eliminare il GAG-REFLEX (riflesso del vomito)
• Ridurre il flusso salivare
• “Immobilizzare” lingua e guance
• Eliminare le abitudini viziate (succhiamento del dito, mordersi labbra…)
• Trattare i bambini
• Curare malattie psicosomatiche o multifattoriali come bruxismo, aftosi, nausea e vomito
• Facilitare l’adattamento alle protesi