La carie è la patologia umana più diffusa al mondo. Si stima che colpisca 9 persone su 10 nel corso della vita.
L’incidenza della carie nella popolazione italiana è in aumento o in diminuzione?
Il trend in Italia è in lento ma costante calo dovuto all’utilizzo dei dentifrici al fluoro, una migliore coscienza dietetica ed un aumento del livello culturale.
I fattori che favoriscono la carie sono di tipo:
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batterico (tipologia e quantità di batteri),
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alimentare (quantità e frequenza di assunzione di carboidrati e acidi),
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salivare (quantità e qualità della saliva),
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legate all’utilizzo di fluoruri e mineralizzanti.
Ma cosa può causare la patologia cariosa? Può portare a demineralizzazione, pulpite, necrosi pulpare, frattura coronale oltre che alla perdita dell’elemento dentale.
Compito dell’Odontoiatra e dell’Igienista Dentale è quello di riconoscere il problema carioso dalla sua prima forma, la demineralizzazione, e curare le prime lesioni.
E quali sono le abitudini quotidiane per ridurre l’insorgenza della carie?
1. L’igiene orale domiciliare, ottenuta mediante lo spazzolamento manuale od elettrico e l’uso del filo interdentale.
2. Assunzione dei principi antibatterici naturali come quelli contenuti in alimenti e bevande quali i mirtilli, il radicchio, i cavoli, il thè; la propoli, i polifenoli contenuti in varie sostanze. I dolcificanti polialcoli, fra cui lo xilitolo e l’eritritolo hanno dimostrato un benefico effetto a livello della salute orale, grazie anche alla loro capacità di interferire col metabolismo dei batteri cariogeni.
3. Alimentari con una particolare attenzione rivolta alla riduzione di alimenti dolci e/o acidi nei fuori pasto. Le bavande dolci e gli sport drinks andrebbero limitati al massimo, in quanto generalmente zuccherati ed estremamente acidi.